La Zucca, un ortaggio versatile

set 5, 2013   //   by nutribo   //   Alimenti stagionali, Autunno  //  No Comments

La Zucca - Nutrizionista BolognaRiposti i costumi da bagno nell’armadio, siamo giunti anche quest’anno alla festa di Ognissanti. In occasione di questa ricorrenza si è diffusa ormai anche in Italia la divertente usanza di intagliare le zucche che, forse non tutti sanno, trova la sua origine nell’antica leggenda irlandese di Jack-o’-Lantern.

Nei vecchi pub d’oltremanica si possono, infatti, ascoltare le gesta di questo pigro ma astuto fattore che strinse, con l’inganno, un patto con il Diavolo per evitare le pene dell’Inferno nel caso in cui in vita avesse agito malamente. Si narra, in particolare, che alla sua morte, tuttavia, egli aveva commesso così tanti peccati da non poter certo essere accolto neppure in Paradiso.

E così Jack, relegato in Purgatorio, svuotò una delle sue zucche, la intagliò a forma di volto, vi sistemò all’ interno una candela e cominciò a vagare alla ricerca di un luogo tranquillo ove poter riposare. Divenne quindi noto come Jack-o’-Lantern o Jack della Lanterna, nome con il quale oggi si chiamano, nei paesi anglosassoni, le zucche incise. La tradizione vuole, infine, che la notte di Halloween per respingere la povera anima errante debba esser posata una spaventosa zucca illuminata fuori dalla propria porta di casa.

Oltre ad essere adibite a lanterne, in passato le zucche svuotate venivano utilizzate dalle famiglie contadine come recipienti per trasportare acqua, vino e sale. Questa abitudine ha dato poi origine all’espressione “aver sale in zucca” che si usa come sinonimo di ingegno ed intelligenza.

Seppur circondato da un autunnale alone di mistero, questo colorato ortaggio ha, per lungo tempo, rappresentato una fondamentale riserva alimentare per le zone più povere del mondo, in quanto ricco di principi nutritivi. Contiene infatti fibre, glucidi, beta-carotene (utile per la pelle, per la vista, per proteggere le mucose delle vie respiratorie e per difenderci dagli agenti inquinanti), vitamina C (importante, oltre che per l’azione antiossidante, per la sintesi del collagene e per l’assorbimento e l’utilizzazione del ferro) e preziosi minerali quali il Potassio, il Fosforo, il Calcio e il FerroNonostante il suo sapore dolciastro, la polpa gialla e farinosa è ipocalorica grazie alla presenza al suo interno di un’alta concentrazione di acqua ed una bassissima percentuale di lipidi.

La Cucurbita maxima è la zucca per eccellenza, il cui peso, pensate, può arrivare addirittura fino ad 80 kg! Estremamente versatile, si presta in cucina ad essere preparata secondo svariate ricette. Generalmente si consuma cotta, al forno o al vapore, per preparare risotti, minestroni, purè e ripieni. C’è anche chi la propone fritta nella pastella oppure cruda grattugiata nelle insalate.

Ma sappiamo riconoscerne una fresca e matura? Semplice, il picciolo deve essere morbido e ben ancorato, la buccia deve essere pulita e intatta e, se colpita leggermente, deve emettere un suono sordo.

Oltre che in cucina viene utilizzata come vecchio rimedio casalingo contro le infiammazioni cutanee e le nausee mattutine. Nel primo caso basterà infatti tritarne la polpa e posarla sulla zona da trattare, nel secondo sarà sufficiente berne l’estratto. Infine una curiosità della lingua italiana.

Il dizionario Zanichelli fa derivare il termine “zucca” da “cocutia” (testa) poi trasformato in “cocuzza”, “cozuccae” ed, infine, zucca. Dalla parola zucca è nato poi il termine “zuccata”, per indicare un forte colpo dato con la testa. A questo punto non mi resta che augurarvi di trascorrere in compagnia la spaventosa notte delle streghe, pronti ad accendere la vostra Jack-o’-Lantern nel caso in cui qualcuno senza sale in zucca venga a bussare rumorosamente alla vostra porta.

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