Uva: elisir di lunga vita

apr 17, 2018   //   by nutribo   //   Alimenti stagionali, Autunno  //  No Comments

Uva - Nutrizionista Bologna Serena TassinariL’uva è il frutto della vite (Vitis vinifera), una pianta antichissima le cui prime testimonianze sono contenute addirittura nella Sacra Bibbia.

Nel libro della Genesi si narra, infatti, che fu Noè, terminato il diluvio universale, a piantare il primo seme dell’albero della vite. Successivamente affreschi e geroglifici egiziani testimoniarono la coltivazione di questa pianta per produrre vino destinato ai faraoni.

Fu, tuttavia, solo con l’emergere della civiltà greca che la viticoltura prima, e la vinificazione poi, si affermarono lungo le coste del Mediterraneo.

In Italia, in particolare, la produzione del vino si diffuse così tanto da riservare alla nostra penisola il soprannome di Enotria (terra del vino).

Oltre che per la produzione di quello che anticamente veniva definito “il nettare degli dei”, l’uva viene utilizzata anche come frutta fresca (uva da tavola) e secca (uva passa). Ed è proprio per la produzione di uva da tavola che l’Italia vanta il primato di maggiore produttore mondiale di questo frutto. Tra le varietà più diffuse vi sono l’Italia, la Vittoria e la Regina per le uve bianche e la Red Globe, la Rosada e l’Uva Fragola per le rosse.

Nell’immaginario comune l’uva è rappresentata a grappoli. Il grappolo è una infruttescenza costituita da una parte legnosa più o meno ramificata, il raspo, e dagli acini, chiamati anche chicchi o più propriamente bacche, di forma tondeggiante od ovale. Questi ultimi sono costituiti dalla buccia, dalla polpa e dai semi, detti anche vinaccioli.

Le stagioni migliori per assaporare l’uva sono la fine dell’estate e l’autunno quando i grappoli sono maturi ed ha inizio la vendemmia, ossia la loro raccolta. Il colore dei chicchi indica lo stato di maturazione: gli acini di uva bianca devono tendere al giallo e quelli di uva nera al rosso scuro. Il tipico strato di polverina che avvolge ogni acino è, invece, un importante segnale della freschezza del frutto che, con il passare del tempo, tende a scomparire.

L’uva e le sue proprietà nutrizionali sono conosciute fin dall’antichità. E’ un frutto particolarmente dissetante, poiché ricco di acqua (circa l’80%), e nutriente, per la presenza di elevate percentuali di zuccheri solubili (più o meno il 18%).

Sono anche presenti tannini e polifenoli dalla potente azione antiossidante e anti-invecchiamento e diverse vitamine del gruppo B, oltre che Fosforo, Calcio, Magnesio e Ferro. L’elevato contenuto di Potassio e la scarsa presenza di Sodio la rendono, inoltre, un valido aiuto per combattere la ritenzione idrica e per stimolare la diuresi. Con specifico riferimento alle sue parti, se la buccia è ricca di oli essenziali e cellulosa, utile per favorire il transito intestinale, i semi abbondano di  acido linoleico, dalle proprietà ipocolesterolemizzanti.

Uva Nera  - Nutrizionista Bologna Serena Tassinari

Uva Nera

Un cenno particolare merita l’uva nera. In questa qualità si trova, infatti, il resveratrolo, un composto portatosi all’attenzione del mondo scientifico solo all’inizio degli anni ’90 a seguito di un importante studio noto come “Paradosso Francese” che dimostrò come la bassa incidenza di malattie cardiache nella popolazione d’oltralpe, la cui dieta è caratterizzata da un consumo elevato di grassi, è legata alla regolare assunzione di vini rossi che contengono proprio questa molecola dall’attività cardioprotettiva.

Grazie alle citate proprietà l’uva è giustamente considerata un vero e proprio elisir di lunga vita da non far mai mancare sulle nostre tavole nel periodo autunnale.

 

Non ci resta che brindare, quindi, con un buon bicchiere di vino rosso a questo succoso e gustosissimo frutto.

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