Il carciofo: un pugno spinoso dal cuore tenero

set 5, 2013   //   by nutribo   //   Alimenti stagionali, Primavera  //  No Comments

Il carciofo: un pugno spinoso dal cuore tenero - Nutrizionista BolognaTerminate, ormai, le scorpacciate dei dolci tipici del Carnevale, sfrappole, fratte o chiacchiere che dir si voglia, è giunto il momento di mettersi in forma e depurarsi per l’arrivo della primavera.

Ed ecco comparire proprio in questa stagione un antico e prezioso alimento dalle importanti proprietà digestive e diuretiche: il carciofo [Cynara cardunculus L. var. scolymus (L.) Hegi ].

Questo ortaggio dalla forma carnosa, oltre ad essere gradito dalla maggior parte dei palati, sin dal tempo degli Egizi, è considerato un autentico toccasana per l’organismo.

Anche i romani e gli antichi greci ne apprezzavano il sapore e le virtù tanto che già nel 371 a.C, Teofrasto, allievo di Aristotele, ne descrisse minuziosamente le proprietà curative.

Il nostro paese è tra i principali produttori, soprattutto le regioni centro meridionali e le isole. Fra le varietà più famose si annoverano lo Spinoso sardo (coltivato anche in Liguria con il nome di Carciofo spinoso d’Albenga), il Catanese, la Mammola verde, il Romanesco ed il Violetto di Toscana.

Tutte queste specie maturano tra marzo ed aprile, periodo nel quale ci si prepara a gustarle in svariati modi. In molte preparazioni culinarie li si priva delle lamelle esterne, troppo dure, e della parte superiore per la presenza delle spine. La parte che noi mangiamo è rappresentata dalle cosiddette brattee, foglie modificate a funzione principalmente protettiva e di riserva. Le vere foglie del carciofo sono, invece, quelle che sporgono dal gambo e che vengono utilizzate in fitoterapia per preparare tisane e decotti.

Molteplici studi hanno dimostrato, infatti, che il carciofo contiene numerosi principi attivi tra cui i polifenoli, responsabili delle proprietà antiossidanti e farmacologiche di questa composita. La cinarina e la luteolina, in particolare, conferiscono al carciofo spiccate proprietà coleretiche, ossia di produzione della bile, ipocolesterolemizzanti ed epatoprotettive. Da non trascurare anche il contenuto in vitamine (A, C, B1, B2, B3, B6, B9), elettroliti e sali minerali (Sodio e Potassio, Ferro, Calcio, Fosforo, Magnesio, Zinco e Rame), fibre ed inulina, polisaccaride, quest’ultimo, utile al nostro organismo per rinforzare la microflora batterica intestinale e per ridurre i livelli di colesterolo, trigliceridi e glucosio nel sangue.

Non è dato sapere se è per tutte queste proprietà o semplicemente per la sua forma che il carciofo è da sempre considerato una pianta di origine divina. A far luce sulle sue origini interviene la mitologia greca. Una leggenda, infatti, narra di una fanciulla di nome Cynara di cui il capostipite degli dei ellenici si innamoro perdutamente. Nonostante fosse molto bella, era anche volubile e capricciosa tant’è che Zeus, spinto dalla gelosia, la trasformò in questo ortaggio, verde come i suoi occhi, spinoso come il suo carattere ma con all’interno un cuore dolce e tenero come quello della fanciulla che lo aveva incantato.

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