Asparagi: i germogli della salute

set 5, 2013   //   by nutribo   //   Alimenti stagionali, Primavera  //  No Comments

Asparagi: i germogli della salute - Nutrizionista BolognaAppartenente alla famiglia delle Liliacee, la pianta erbacea dell’Asparago (Asparagus officinalis L.) ha origini millenarie.

Splendidi bassorilievi scoperti nella valle del Nilo mostrano, infatti, che già 2000 anni fa gli Egizi conoscevano l’asparago e ne praticavano la coltivazione in modo simile ad oggi.

Ben presto vennero apprezzati anche nell’antica Roma, tanto che i grandi imperatori fecero costruire apposite navi (dette “asparagus”) per andarli a raccogliere. Ma solo verso la fine del Medio Evo ha avuto inizio la loro coltivazione su larga scala.

Con la scoperta del nuovo mondo, infatti, anche l’asparago varcò l’oceano e trovò nuovi terreni idonei alla sua coltura. Attualmente a livello mondiale i maggiori produttori sono la Cina, il Perù, il Messico e gli Stati Uniti, mentre in Europa le coltivazioni più intense si hanno in Spagna, Francia, Germania ed Italia.

Esistono diverse varietà di asparago che si distinguono per l’aspetto, il sapore e la tipologia di coltivazione. Quello sicuramente più conosciuto in Emilia Romagna è l’Asparago Verde di Altedo I.G.P. dal sapore marcato e dolciastro; è il solo a non dover essere pelato prima della cottura. Vi sono anche specie dal sapore più delicato, come gli Asparagi Bianchi (o di Bassano), coltivati in assenza di luce, o dal gusto più rustico ed amaro, come gli Asparagi Violetti. La parte commestibile della pianta è rappresentata dai germogli, o turioni, che si dipartono da fusti sotterranei legnosi denominati “zampe”.

Indipendentemente dal tipo acquistato, per essere freschi devono presentarsi con il gambo dritto, senza tagli o macchie, e con la punta ben chiusa. Una volta in frigorifero si conservano, avvolti in un sacchetto di carta, per 2-3 giorni circa.

Dal punto di vista nutrizionale gli asparagi possiedono spiccate proprietà diuretiche e depurative poiché facilitano l’eliminazione dall’organismo dei liquidi in eccesso e delle scorie metaboliche. Apportano limitate quantità di grassi, zuccheri e calorie (appena 25 Kcal per 100 grammi). Al contempo sono ricchi di fibre e di sostanze preziose per l’uomo tra cui l’asparagina, amminoacido utile alla sintesi di numerose sostanze proteiche, la rutina, bioflavonoide efficace nel rinforzare le pareti dei capillari e l’acido folico (o vitamina B9), fondamentale in gravidanza per ridurre il rischio di malformazioni al feto. Da non trascurare, inoltre, il contenuto di Calcio, implicato nella contrazione muscolare, di Magnesio, importante per il metabolismo delle ossa, di Potassio, che interviene nel bilancio idrico del corpo, di Manganese, utile per la salute delle ossa e delle vie urinarie e di Fosforo, parte integrante degli acidi nucleici e delle molecole di ATP. Infine giocano un ruolo essenziale anche la vitamina A, indispensabile per la vista e per la pelle, le vitamine B1, B2 e B3, di supporto contro l’astenia ed, infine, la vitamina C, dalla forte azione antiossidante.

Per tutte queste virtù, oltre che sicuramente per il loro sapore, gli asparagi sono estremamente apprezzati anche ai giorni nostri. In Baviera, in particolare, la cittadina di Schrobenhausen, soprannominata la “città degli asparagi”, ospita l’unico museo europeo di questo ortaggio. Inoltre, durante i mesi primaverili, vi si celebra una famosa sagra-mercato in occasione della quale i ristoranti competono tra loro per aggiudicarsi il premio della miglior ricetta agli asparagi.

A questo punto, dunque, non mi resta che augurarvi buon appetito!

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