La Pera o Pyrus communis L.

set 5, 2013   //   by nutribo   //   Alimenti stagionali, Autunno  //  No Comments

La Pera o Pyrus communis L. - Nutrizionista BolognaLa pera è il frutto dell’albero del pero (Pyrus communis L.), una pianta appartenente alla famiglia delle Rosaceae. Originaria delle regioni temperate comprese tra l’Europa orientale, l’Asia occidentale e l’Africa del nord, secondo antichi reperti archeologici viene coltivata da più di 4000 anni.

Attualmente la pera è diffusa in tutto il mondo, ed in particolare in Oriente, in Europa, nel bacino del Mediterraneo e nelle Americhe. Secondo i dati forniti dalla FAO (Food and Agriculture Organization of the United Nations) il primo produttore mondiale di pere è la Cina, seguita dall’ Italia e dagli Stati Uniti. Nel nostro paese, in particolare, le regioni in cui le coltivazioni sono maggiormente concentrate sono l’Emilia Romagna (si stima che il 70% circa del raccolto nazionale provenga da questa regione), il Veneto, il Trentino-Alto Adige ed il Piemonte.

Disponibili tutto l’anno, si conoscono più di 5000 varietà diverse di pere, ciascuna delle quali presenta caratteristiche peculiari in quanto a grandezza, forma, colore e sapore.

Le più diffuse sono:

-         la William: selezionata in Inghilterra alla fine del ‘700, è la specie più coltivata in Italia. A metà agosto circa, quando giunge a maturazione, presenta buccia liscia di colore giallo chiaro, con qualche leggera sfumatura di rosso. La polpa, bianca e profumata, è particolarmente adatta ad essere consumata fresca.

-         La Decana del Comizio: di origine francese, viene raccolta a fine settembre. Di colore verde tendente al giallo e sapore estremamente dolce, si contraddistingue per la forma tondeggiante.

-         La Abate Fétel: scoperta in Francia verso la metà dell’800, è un frutto di grosse dimensioni dal caratteristico aspetto allungato e a fiaschetto e che matura all’inizio dell’autunno. La buccia, liscia e sottile, è di color giallo-ruggine e la polpa, dolce ed acidula al tempo stesso, è estremamente profumata e gradevole.

-         La Kaiser: anch’essa di origine francese, presenta polpa giallastra e consistenza lievemente granulosa. Viene raccolta a metà settembre quando la buccia, cosparsa di numerose ed evidenti lenticelle, assume un intenso colore marrone-bruciato.

-         La Conference: specie inglese della fine dell’800, ha cominciato a diffondersi in Italia solo intorno alla metà del secolo scorso. In tarda estate, quando matura, assume una colorazione tendente al bronzo e la buccia, ruvida al tatto, protegge una morbida polpa dal profumo particolarmente aromatico.

-         La Passa Crassana: è un frutto di grosse dimensioni (circa 250 g) di origine francese. Si contraddistingue per la buccia verde che, a maturazione, vira verso il giallo e per la polpa granulosa. I frutti, molto resistenti, si raccolgono in ottobre.

-         La Coscia: è una pera di piccole dimensioni di colore giallo. La polpa ha consistenza granulosa ed il sapore è particolarmente dolce ed aromatico.

Oltre ad essere consumate fresche, queste varietà si prestano per la preparazione di succhi, grappe e di svariate specialità gastronomiche. A questa grande versatilità si associano anche diverse ed importanti proprietà nutrizionali.

Un aspetto che contraddistingue le pere è, innanzitutto, la ricchezza di zuccheri semplici ad alto potere dolcificante, che le rendono particolarmente indicate nell’alimentazione di bambini ed anziani. Nonostante la dolcezza, tuttavia, le pere sono, al contempo, idonee anche per coloro che intendono controllare le calorie introdotte con l’alimentazione in quanto un frutto di medie dimensioni, circa 160 g, apporta 100 calorie.

Le pere rappresentano, inoltre, anche un’ottima fonte di fibre vegetali, indispensabili per regolare la motilità intestinale, di Potassio, che interviene nell’equilibrio acido-base e nel bilancio idrico del corpo, di Fosforo, fondamentale nei processi di produzione di energia, di Calcio, necessario per la coagulazione del sangue e per la funzionalità muscolare, nervosa e cardiaca, di Magnesio, che prende parte al metabolismo dei carboidrati, delle proteine, dei grassi e degli acidi nucleici, ed, infine, di Ferro, essenziale nei processi di respirazione cellulare.

Sul fronte delle vitamine sono presenti la Vitamina A, dall’azione protettiva sulle mucose e sugli epiteli in genere, la Vitamina C, necessaria per la sintesi del collagene e per l’assorbimento e l’utilizzazione del ferro, ed alcune del gruppo B, tra cui la B1, la B2 e la B3, importanti, nel complesso, per recuperare le energie durante i periodi di spossatezza.

Infine una curiosità. Come tutti sappiamo, la pera si sposa perfettamente con i formaggi dal gusto deciso, come quelli piccanti o il pecorino. Ma da dove deriva il famoso detto “al contadino non far sapere quanto è buono il formaggio con le pere”?

Diffusosi tra la nobiltà già al tempo del Medioevo, secondo le ipotesi più accreditate questo gradito binomio era l’espressione del buon gusto e della raffinatezza tipica dei ceti elevati. Per mantenere il necessario distacco sociale dell’epoca con le classi più povere era, quindi, opportuno che queste ultime non conoscessero e, di conseguenza, apprezzassero la bontà del ricercato accostamento delle pere al formaggio.

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